La legge regionale del Veneto a sostegno dell’imprenditoria femminile – Bando per contributi 2017

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Con la legge 1/2000  (http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2000/00lr0001.html) la Regione Veneto ha inteso promuovere e consolidare il lavoro femminile e consentire una sua qualificata  presenza sul mercato, promuovendo e sostenendo l’ imprenditoria femminile, particolarmente in settori innovativi, favorendo la diversificazione delle scelte professionali delle donne e l’accesso al lavoro autonomo. A tal fine ha quindi previsto l’erogazione di contributi a Piccole e Medie imprese a gestione prevalentemente femminile.

● Chi sono i destinatari dei contributi (art. 2):
Piccole e medie imprese, anche nel settore agricolo, che rispondono alla definizione prevista dalla disciplina comunitaria sugli aiuti di stato a favore delle piccole e medie imprese, dettata dal regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001, attive o che intendono attivarsi nel territorio Veneto, che rientrano in una delle seguenti tipologie:
a) imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
b) società anche di tipo cooperativo i cui soci ed organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il cinquantuno per cento di proprietà di donne.
Le imprese di cui alle lettere a) e b) devono avere sede operativa nel Veneto.
Possono ottenere i contributi le imprese di cui sopra che intendono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
1) adottare processi produttivi innovativi ovvero innovare o diversificare prodotti;
2) qualificare l’impresa con corsi di formazione per l’imprenditoria, la direzione e il personale dipendente.
I requisiti di cui alle lettere a) e b) devono:
a) sussistere al momento della costituzione dell’impresa, se si tratta di nuova impresa;
b) sussistere da almeno sei mesi anteriori alla richiesta di contributo, se si tratta di impresa già esistente;
c) permanere nei primi cinque anni dalla concessione del contributo.
La Regione interviene inoltre per favorire le aggregazioni fra imprese a prevalente partecipazione femminile, con le modalità attuative stabilite dalla Giunta regionale.

Che contributi possono essere erogati (art. 3)
a) In conto capitale;
b) finanziamenti agevolati per avviare processi innovativi dei prodotti e delle attività produttive aziendali tramite apposito fondo di rotazione costituito presso Veneto Sviluppo S.p.A.;
c) per la formazione di titolari, dirigenti, dipendenti di sesso femminile;
c bis) in conto interessi;
c ter) titoli di spesa predefiniti quali vouchers e simili;
c quater) fondi di garanzia ed altre forme agevolate che prevedano il coinvolgimento del settore creditizio e finanziario privato;
c quinquies) altre forme di intervento individuate e definite dalla Giunta regionale.
Le forme agevolative di cui sopra sono concesse e sono fra loro cumulabili nei limiti previsti dalla vigente normativa.
I contributi concessi ai sensi della legge regionale Veneto n. 1/2000 rientrano nel regime de minimis di cui al regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001; ai sensi del comma 2 dell’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 2000, n. 314 per le imprese del settore agricolo, fatta eccezione per il settore dell’agriturismo.

Sono previste poi agevolazioni e disposizioni particolari per imprese del settore agricolo e per le  iniziative rientranti nel settore della pesca e dell’acquacoltura (art. 3 bis, art. 3 ter).

Per l’anno 2017
Con delibera della giunta regionale n. 1258 dell’8.08.2017, pubblicata nel BUR 11.08.2017, si è approvato il bando per l’erogazione di contributi alle piccole e medie imprese a prevalente partecipazione femminile con indicazione dei requisiti e la documentazione da presentare nei termini di scadenza indicati nel bando, secondo quanto previsto dai moduli allegati allo stesso (https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=351556).